Ho appena scoperto di
avere un'anima gemella. Ma non ero nemmeno a conoscenza di avere
un'anima figlia unica. Comunque, da quando ho scoperto che la mia
anima è il frutto di un parto gemellare, sto meglio. Mi sento meno
solo. Di conseguenza, ho acquistato un letto a castello e un sidecar.
Voglio che le due anime
si trovino bene insieme e che possano liberamente girovagare e
condurre una vita agiata, come si confà a delle anime che si
rispettino.
Da subito, devo
ammettere, che non sono sceso nei particolari. Non so se si tratti di
gemelli monozigoti o dizigoti: l'importante è che il parto non abbia
avuto conseguenze e che stiano bene.
Devo anche confessare che
nell'occasione, dico quella della scoperta di questa parentela
ignota, mi sono dovuto arrendere di fronte al fatto di possedere
un'anima. Infatti, se non avessi fatto questa concessione filosofica,
l'altra anima sarebbe restata priva della gemella di cui io ero
inconsapevole portatore.
Che gioia! Appena si sono
viste le due anime non hanno avuto problemi a riconoscersi: due gocce
d'acqua! Sembra che si siano scambiate anche i numeri di cellulare e
siano diventate amiche su facebook.
Mi sono anche convinto
che le due anime sono molto più giovani di me. In fondo, come negare
l'eterna adolescenza dell'anima!
Non ne conosco il sesso
(cercarlo è un po' come disquisire su quello degli angeli), ma sono
sicuro che, se non lo hanno ancora fatto, si fidanzeranno presto.
Infatti, da quando stanno insieme tendono ad appartarsi e ascoltano
musica ad alto volume. Io, poi, sono in continua preoccupazione e
dormo poco: tornano tardi la sera e non vorrei che frequentassero
ambienti poco raccomandabili.
Insomma, posso dire di
essere contento e soddisfatto per aver acquisito questa
inaspettata parentela, per aver assistito al ritrovamento da parte
della mia anima della sua gemella, ma, per il resto, ho perso la mia
tranquillità ed i miei ritmi da navigato cinquantenne.
Devo anche, in ultimo,
confessare che non ho mai capito perché le anime gemelle non
vengano tenute insieme dalla nascita, perché s'impedisca loro di
condurre una vita famigliare normale, invece di sottoporle al
continuo stress di andare alla ricerca una dell'altra. Con tutte le
anime che ci sono in giro, vi è il rischio concreto di non
ritrovarsi mai. Se avessero la possibilità di stare insieme sin dal
parto, avrebbero più tempo per conoscersi, per familiarizzare, si
eviterebbero anche molte liti, separazioni, divorzi.
Ecco io credo che, in un
paese civile, uno dei primi articoli della Costituzione dovrebbe
prevedere l'inseparabilità alla nascita delle anime gemelle e,
considerando tutte le preoccupazioni che mi stanno dando, ci vorrebbe
una legge che obblighi queste due anime conviventi a rendersi autonome,
lasciando in grazia di Dio i relativi proprietari.
©
2103 Gianfranco Brevetto
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