Quando sarò grande mi comprerò un cappello da turista sufficientemente ridicolo da poter girare tutto il mondo.
Sì, quando sarò grande ( e solo allora e non prima
perché da grande tutto si può fare anche le cose proibite) farò il giro del
mondo con questo cappello.
Girerò in senso antiorario perché così incontrerò di
faccia tutti gli altri che vanno per il verso giusto. Ma loro non avranno più
il cappello, lo avranno perso al primo soffio di vento. Anzi alcuni lo staranno
ancora rincorrendo, curvi, pronti a pestarlo coi piedi per riacciuffarlo.
Sono sicuro che nell’attimo preciso in cui diventerò
grande (perché vi è un preciso istante anche per quello) aprirò la porta ed
andrò via. Contento di essere me stesso, sicuro di essere me stesso, perché da piccolo
non lo ero o non mi ero ancora ritrovato ( ma questo non lo saprò mai di
sicuro).
Dicevo che quando sarò grande, col mio cappello
saluterò le persone con un gesto della mano, un gesto come se me lo volessi
cavare di testa, ma senza mai farlo. Ma va bene così, perché così si fa.
Voglio però fare il giro seguendo la linea dell’equatore per
godermi tutto il viaggio, perché è più lungo e nessuno mi potrà dire che ho
barato. Girando come su di un mappamondo, penserò alle cose da fare. Alle cose
bellissime e piene di libertà che si fanno quando si è grandi. Perché solo
allora nessuno più ti obbliga a fare o ti sgrida per le cose fatte.
Un mondo meraviglioso quello dei grandi. E, quando
finalmente ci sarò, non dovrò chiedere più nulla a nessuno, perché saprò fare e
saprò insegnare. Da grande.
Camminerò soddisfatto con il cappello ridicolo che ho
acquistato per l’occasione. Un cappello a falde piccole di finta paglia,
contornato da un nastro blu. Un cappello perfetto per fare il turista in un
mondo perfetto per i turisti. Un turista adulto dico, perché da piccoli si
pensa ad altro (qualcuno direbbe fortunatamente) ed i cappelli ridicoli te li
scelgono gli altri e non tu, che di cappelli ne faresti anche a meno. Anzi da
piccoli non ti portano nemmeno in giro a fare il turista, perché tanto non
ricorderesti nulla. Così dicono.
Ma da grande vedrò tutto con altri occhi. Quelli di un
grande. Mi guarderò intorno e mi sentirò grande col mio cappello da grande. E
forse, quando sarò grande, quel ridicolo cappello mi aiuterà a sentirmi meno
solo, perché intorno a me vedrò poca gente. Forse nessuno.
Da grande sarò solo. E forse io non ci sarò nemmeno.
© 2013 Gianfranco Brevetto