C'est en écrivant qu'on devient écriveron (Raymond Queneau)

C'est en écrivant qu'on devient écriveron (Raymond Queneau)
"C'est en écrivant qu'on devient écriveron" (Raymond Queneau)

martedì 28 agosto 2012

MARTA E.... VALENTINA GRASSO (Lettrice)

Come sempre le cose belle sono quelle che si fanno e si decidono in pochi istanti.
In un attimo ho deciso che dovevo leggere il libro, cinque minuti dopo l'ordine era già stato fatto!
Sicuramente la cosa è maturata nel tempo, l'input l'ho ricevuto dai vari link che pubblicava l'autore nella sua pagina facebook, e sebbene alcuni non fossero presi direttamente da Marta, spesso vedevo che lui descriveva le donne, parlava delle donne, ma non nel senso comune e non come un uomo potrebbe parlare di una donna: Brevetto descriveva il cuore delle donne.
Con tutta franchezza, avendo una bassissima opinione degli uomini in tal senso, non mi rendevo conto di come un uomo in realtà potesse descrivere così bene i pensieri e i sentimenti di una donna...
 Sarà forse stata la curiosità o la voglia di andare oltre, di capire attraverso la lettura di un intero libro che mi ha spinta a verificare se la sensazione che avevo avevo avuto corrispondesse al vero, o se si trattava solamente di una prima impressione
 Corrisponde al vero.
Di Marta e del suo aspetto fisico conosciamo relativamente poco sebbene sia stata fatta una descrizione precisa anche in tal senso. Conosciamo invece molto bene i suoi pensieri, sentimenti, ansie, paure e la sua quasi assenza di felicità.
Lei forse felice lo era, a suo modo, per come la concepisco io la felicità (ammesso che esista) non credo lo fosse. delicata la descrizione della storia d'amore, alla fine Marta rimane sospesa un pò nella sua aurea di mistero, rimane un pò un'enigma, perchè in fondo è giusto che sia così.
Ogni persona è un'enigma, anche se pensiamo di conoscere qualcuno alla perfezione, nella realtà non è mai così.
Per questo è bello il libro, perchè Marta è una donna vera.

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